Foglio parrocchiale

 

9 febbraio 2020 – Giornata della pace della Parrocchia



L’icona del Ss. Salvatore a Larino

La manifestazione La Carrese di Larino (Molise) è considerata una delle feste popolari più belle della penisola e affonda le sue radici nella religiosità del mondo contadino. La festa si svolge il 24 e 25 Maggio con la partecipazione di più di cento carri trainati da buoi, provenienti da diverse regioni, addobbati nelle maniere più originali e diverse. L’ultimo di questi carri a sfilare in processione porta le reliquie di San Pardo, patrono della città, in onore del quale si svolge la festa.

Il 4 Agosto, sempre a Larino, viene organizzata quella che può considerarsi una replica della festa di Maggio, alla quale sono invitati paesi e città che hanno come tradizione quella di portare in processione su carri trainati da buoi statue o immagini di Santi.
Quest’anno il Comitato che organizza La Carrese di Larino, venuto a conoscenza della processione del Ss. Salvatore di Viterbo, ha invitato il nostro Comitato a partecipare alla processione di Agosto con le stesse modalità con cui l’icona del Ss. Salvatore viene portata processionalmente per le vie di Viterbo. Per questo alcuni rappresentanti del Comitato insieme al Presidente Alfonso Carnevalini si recheranno nel paese molisano per prendere parte alla sfilata dei carri provenienti da diverse regioni italiane recanti ognuno l’immagine del Santo venerato nella propria comunità. Inoltre esporranno al pubblico le origini della devozione al Ss. Salvatore scaturita dal prodigioso ritrovamento del trittico nel 1283 nel campo della Chirichera.

La presenza dell’icona del Ss. Salvatore a Larino offrirà un motivo in più ai viterbesi per riscoprire e valorizzare questa antichissima devozione che è quello che stanno facendo da qualche anno la Parrocchia di S. Maria Nuova e il Comitato, che hanno voluto inserire nella processione del Ss. Salvatore di Maggio un corteo storico-rievocativo nel quale sfilano i gonfaloni e i figuranti che rappresentano le Corporazioni delle Arti presenti a Viterbo nel Medioevo.

◊ La processione del Santissimo Salvatore sbarca in Molise (tusciaweb.eu)

◊ L’icona del Ss. Salvatore a Larino (lacitta.eu)

I video



Festa della Madonna del Carmelo

La festa della Madonna del Carmelo (Martedì 16 Luglio) verrà celebrata con solennità nella chiesa del Gonfalone (Via Card. La Fontaine) organizzata dall’Arciconfraternita del Gonfalone e dall’Associazione Femminile Madonna del Carmelo.
Il Triduo di preparazione alla festa si terrà alle ore 18.00 predicato da P. Ruben Lanzabar.
Il giorno della festa le SS. Messe verranno celebrate alle ore 8,30 e 10,00 mentre la solenne Processione prenderà il via alle ore 21,00 dalla chiesa del Gonfalone.
Si invitano tutti i fedeli devoti alla Madonna del Carmelo a partecipare ai Sacri Riti.



Festa del Ss. Salvatore 2019

Anche quest’anno la Processione del Ss. Salvatore ha attraversato il centro storico di Viterbo per perpetuare la più che centenaria devozione del popolo viterbese verso la Sacra Icona.

La prima parte della Processione, che precedeva il trittico del Ss. Salvatore portata su di un carro trainato da buoi, era composta da circa sessanta figuranti che volevano essere la memoria di come, per diversi secoli, alla Processione del Ss. Salvatore partecipassero tutte le Corporazioni delle Arti con i loro gonfaloni.
Questa sezione storico rievocativa della Processione era aperta dal grande arazzo che raffigurava gli stemmi di tutte le Arti, quindi, dietro allo stendardo di ogni singola Arte venivano due o più figuranti che recavano gli strumenti degli antichi mestieri. Sono ormai diversi anni che il Comitato del Ss. Salvatore si impegna a curare particolarmente questa parte della Processione che diventa memoria di come per secoli il mondo del lavoro fosse animato da valori religiosi e di solidarietà tra le diverse Corporazioni.
La Processione si è conclusa con la celebrazione della S. Messa nella chiesa di S. Maria Nuova celebrata dal Vicario Generale Don Luigi Fabbri dinanzi all’immagine del Ss. Salvatore solennemente esposta.

Il 12 Maggio la festa del Ss. Salvatore è continuata con la celebrazione delle Ss. Messe in S. Maria Nuova dove dal 1283 l’icona viene custodita.
Nel pomeriggio, nel teatro parrocchiale di Via Zazzera, si è tenuta la festa popolare con uno spettacolo teatrale e l’estrazione della lotteria. con la festa popolare.

Comunque, come ripetiamo da anni, la festa del Ss. Salvatore non dovrebbe essere l’unico momento in cui ci ricordiamo di questa devozione che ci riporta al cuore della nostra fede: per ravvivare la devozione ogni seconda domenica del mese, la S. Messa delle 12,10 in S. Maria Nuova è dedicata al Ss. Salvatore con la possibilità di benedire oggetti personali e dei malati.
Al Comitato del Ss. Salvatore presieduto dal Dott. Alfonso Carnevalini che si è impegnato per la buona riuscita della festa e a tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità va il ringraziamento della comunità parrocchiale e di tutta la città.



Ospitale del Pellegrino nella nostra parrocchia

Sabato 13 aprile, Mons. Lino Fumagalli ha inaugurato e benedetto i nuovi locali predisposti per l’accoglienza dei pellegrini che, sempre più numerosi, percorrono la Via Francigena che, fin dal Medioevo, conduce alla tomba dall’Apostolo Pietro a Roma, per poi terminare in Terra Santa. Il Vescovo ha espresso il suo apprezzamento per come è stata realizzata l’iniziativa che egli stesso aveva caldeggiato fin dal momento che gli era stato presentato il progetto.

La struttura di accoglienza, chiamata OSPITALE DEL PELLEGRINO, è ubicata nei locali della parrocchia Santa Maria Nuova, ed è stata allestita e strutturata organizzativamente dal diacono Mirto Vincenzo sotto la supervisione del parroco Don Mario Brizi.
Lo scopo principale dell’OSPITALE è quello di offrire un’adeguata ospitalità ai pellegrini di passaggio un luogo dove riposare per una notte e, qualora lo desiderassero, un supporto spirituale e la benedizione del Pellegrino. L’OSPITALE sorge nel quartiere San Pellegrino, nel centro storico di Viterbo, in via San Pellegrino, n. 49 non lontano da quello che una volta era l’Ospedale degli Inglesi anche quella struttura di accoglienza per pellegrini e malati.
I locali, costituiti da 3 camere (per un totale di 12 posti letti),bagni (alcuni muniti di docce) e una grande sala, offrono ai pellegrini, rigorosamente forniti di credenziali, un ambiente semplice ma accogliente dove ritemprare le forze per riprendere il cammino.
Una struttura simile è stata operante a Viterbo presso il convento degli Agostiniani per alcuni anni, ma è stata chiusa due anni fa, per questo si sentiva il bisogno di provvedere alle richieste che provenivano da chi percorreva a piedi la Via Francigena.

L’OSPITALE DEL PELLEGRINO è gestito da un gruppo di volontari coordinato e diretto dal diacono Mirto Vincenzo ed accoglie gli ospiti con la formula donativa. Le offerte versate servono a coprire tutte le spese di manutenzione e a migliorare la struttura.
All’inaugurazione e benedizione dei locali erano presenti il Consiglio Pastorale e il Consiglio degli Affari Economici della Parrocchia di Santa Maria Nuova, per significare come l’iniziativa sia scaturita dalla comunità parrocchiale che si impegna anche a portarla avanti.
Naturalmente dobbiamo essere grati a Vincenzo per l’impegno profuso nell’organizzare l’Ospitale, per la sua disponibilità per la Benedizione dei Pellegrini e al gruppo di volontari che lo affianca.



Chiude il sipario la stagione artistica di via Zazzera

Lo storico spazio della Chiesa di Santa Maria Nuova, nel cuore di San Pellegrino, ha accolto il lavoro di due realtà artistiche sul territorio da anni, la Compagnia Tetraedro e la Scuola Kathak Italia, che hanno aperto le porte della “vecchia sala parrocchiale” trasformata  nei mesi in un accogliente e delizioso teatro  urbano.

I due gruppi hanno convissuto nei mesi da ottobre a giugno facendo del proprio lavoro un momento importante per l’intera comunità.

Lo spazio, con la propria luce ed energia, ha ospitato i laboratori teatrali del Tetraedro e della scuola di danza indiana condotta da Rosella Fanelli. Un percorso di crescita, formazione ed educazione, non solo artistica, destinata ai bambini, ai ragazzi e agli adulti.

I laboratori, durati un intero anno, curati da operatori della compagnia, trainers teatrali e performer nazionali, si sono conclusi con lo spettacolo finale dei piccoli attori del Tetraedro che hanno portato in scena l’inquinamento dei mari  attraverso il racconto di Sepulveda “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” e lo spettacolo degli adolescenti che hanno vissuto in scena la crisi dell’uomo e della società del ventesimo secolo con “il nostro 900”.

Il laboratorio del corso teatrale base per adulti ha dato voce, invece, nello spettacolo finale ai bizzarri personaggi di Checov, mentre il corso teatrale professionale del Tetraedro ha portato in scena drammatiche storie dei migranti con l’ultimo intenso lavoro “Panahjou”.

Una stagione ricca con la partecipazione dell’intera comunità, centinaia di persone nei mesi hanno varcato le porte di Via Zazzera per assistere ad un cartellone di grande qualità che ha spaziato dal teatro, alla musica, alla danza, accogliendo artisti di fama nazionale e internazionale, durante il festival “La città del Tetraedro” giunto alla IX edizione nel mese di Dicembre, nella giornata della poesia indiana con la danza kathak della danzatrice Rosella Fanelli e poi ancora nella rassegna “Narrazioni” storie e racconti a teatro, organizzata a marzo in collaborazione con le associazioni di Roma, Hurum teatro e Arpa, giunta alla IV edizione.

Diversi anche i workshop aperti al pubblico sull’uso della voce, del corpo e della danza.

Il Tetraedro e la Scuola kathak Italia hanno coinvolto nello spazio di via Zazzera anche altre realtà artistiche presenti nella città di Viterbo, creando un vero o proprio contenitore culturale, di scambio e contaminazione, come il gruppo teatrale Fanalino di coda, Marco Paoli con il racconto di Maria Grazia Fontana, il gruppo musicale  Duo Niglos Benigni-Porroni, il concerto jazz Rolling Score di Andrea Araceli.

Hanno partecipato alla giornata del 12 Maggio del Santissimo Salvatore, intrattenendo la comunità  con il magico spettacolo di danza indiana delle giovani allieve della scuola kathak, coinvolgendo il pubblico nelle suggestive atmosfere d’Oriente.

La Scuola Kathak Italia fondata da Rosella Fanelli per la divulgazione di culture musicali e coreutiche extraeuropee tra le attività svolte, di cui sopra, ha proposto un laboratorio con Spettacolo durante le festività del Natale 2019, patrocinato dal Comune di Viterbo, “Canti…Balli…Amo i Colori del Natale” in collaborazione con il cantautore poeta Gianluca Lalli.

Tutte le attività sono state condivise con la comunità viterbese e in particolare le parrocchie di Santa Maria e San Pellegrino. Obiettivo futuro sarà poter presentare un vero e proprio festival interetnico per accrescere lo scambio tra culture diversa in questa era globale.

Tanto creato e molto ancora da fare, vi aspettiamo  tutti ad ottobre con i nuovi laboratori ed una stagione artistica ricca di eventi.

Ringraziamo l’intera parrocchia di Santa Maria Nuova e Don Mario per averci permesso di lavorare con cura e passione, per averci accolto nella sala di Via Zazzera, un gioiello speciale.

Vi auguriamo a voi tutti una bella estate!

Compagnia Tetraedro       

Scuola Kathak Italia



Edizione straordinaria in ricordo di Don Angelo Gargiuli

Gennaio

 

Mart. 1 – Solennità di Maria